Serbatoio birra e fermentatore birra
Per dare una definizione più scientifica, un fermentatore birra è definito come un contenitore all’interno del quale vengono create e mantenute le condizioni ambientali favorevoli per lo sviluppo di un processo biotecnologico.
Lo sviluppo microbico, rappresentato dai lieviti utilizzati per avviare la fermentazione, è influenzato da vari quattro importanti fattori: pH, temperatura, fonte di carbonio (zuccheri utilizzati) e ossigeno. Come anticipato, lo scopo del fermentatore è quello di permettere di tenere sotto controllo questi parametri.
In commercio si possono reperire moltissimi fermentatori (nuovi e usati) adatti ad ogni esigenza e raggruppabili per materiale, grandezza, capacità in litri e accessori in dotazione. Esistono in polietilene, meno performanti ma più economici e in acciaio inox, più performanti dal punto di vista dell’isolamento e della distribuzione termica, aspetti questi che interessano la fermentazione, ma ovviamente più costosi.
Fermentatori inox
PRO
- Dura in eterno
- Igiene maggiore
- Più robusto
- Qualità della birra superiore
CONTRO
- Più pesante
- Costoso
Fermentatori plastica
PRO
- Prezzo basso
- Visibilità interna
- Maneggevole
CONTRO
- Scarsa durata nel tempo
- Bassa qualità del materiale (plastica)
- Meno igienico
- Qualità della birra inferiore
Per concludere possiamo dire che il fermentatore birra in plastica è l’ideale per chi si avvicina al mondo della birrificazione domestica per la prima volta mentre, il fermentatore birra inox è più adatto per chi ha una maggiore esperienza e desidera ottenere un prodotto di qualità superiore.
Industria della birra
I fermentatori industriali vengono usati prevalentemente dalle piccole e grandi imprese che hanno trovato il loro posto nel mercato della birra e che devono, quindi, rispettare la domanda del loro mercato; saranno molto costosi perché dotati non solo di tutta una serie di sistemi di regolazione, ma anche di un sistema per il rimescolamento del prodotto. I fermentatori industriali possono essere distinti in due tipologie: ad “agitazione meccanica” e ad “agitazione pneumatica”.
Il fermentatore ad agitazione meccanica detto STR usa delle pale rotative all’interno del fusto tenendolo in costante movimento al fine di avere una matrice ben amalgamata.
Il fermentatore ad agitazione pneumatica noto come “Air-lift”, ha invece al suo interno due cilindri: il più esterno dei due è fermo mentre l’altro oscilla in verticale mescolando il prodotto. I due sistemi si differenziano per i costi: il modello STR risulta essere più economico rispetto ad un Air-lift.
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La nostra divisione birra si è sviluppata a partire dagli inizi degli anni ‘90 quando, in Stati diversi da quelli tradizionalmente impegnati nella produzione di birra, iniziarono a sorgere svariati impianti per piccoli quantitativi di produzione (microbirrifici).